mercoledì 7 novembre 2012

The Astral Wall




Qualche considerazione più o meno personale sull'astrale, idee che mi sono fatto vivendo, leggendo e ragionando con analogie tra racconti di ogni tipo, mitologia e esperienze dirette in ciò, ricordate che chi scrive è "nessuno" e come tale è inutile sia offendersi, che ritenersi particolarmente colpiti; di contro, in entrambi i casi, resto delle mie idee, finchè non si paleserà qualcosa di abbastanza grande, da scombinare la logica che credo traspaia da ciò che scrivo.

Diciamo che parlare di astrale, ci porta in svariate direzioni, quella che dovrebbe riguardarci più direttamente è legata al nostro corpo astrale, croce e delizia di chi scopre che si può andare oltre la nostra realtà terrestre, fatta dai cinque sensi.
Ovviamente, nell'antichità, si conosceva bene questo "strato" dell'essere umano e l'azione dei misteri iniziatici, a voler riassumere, non era altro che far coincidere il nostro corpo eterico, quello che conserva la memoria, la morale e le informazioni "dottrinali", in cui dimora l'anima senziente e che connette il fisico(corpo materiale) con il non-fisico(astrale), con appunto, quello astrale, per poi poter andare oltre, in virtù dell'aiuto divino (la vera trasmissione iniziatica che funzionava solo con il maestro), che consentiva di andare oltre l'astrale stesso, con cosa?
Con il Vero"IO" che è l'unica cosa che prescinde da tutti gli strati dell'ente uomo in toto.
Si sapeva infatti, che per l'azione del principio luciferico, che era quello che ha permesso a l'uomo di mantenere un'identità sopra-sensoriale dopo la caduta nella materia(il mito di Lucifero: in realtà noi siamo caduti con lui), il corpo astrale si fosse legato pesantemente all' IO, affinchè la componente materiale non prendesse il sopravvento o perchè l'IO non venisse spazzato via dalla materializzazione dell'uomo, trasformandoci in automi fisico-spirituali, quindi il corpo astrale, anticamente, rappresentava la nostra salvezza, una specie di boa a cui restare aggrappati, per non affondare definitivamente nella materia.
Quindi, tramite l'ascesi iniziatica, si portava  il corpo eterico, carico di informazioni, morale e disciplina, in quello astrale, libero da tutto e quindi ingestibile, per poter tendere la mano in alto verso "la luce" e liberarsi dalla condizione umana, sempre in balia di materia pesante e mistica passiva.

Come sappiamo benissimo e "come da copione", la componente materiale arhimanica ha vinto sempre più e,  là dove non è divenuto assurdo totalmente pensare che ci  sia un qualcosa che va oltre il comune sentire sensoriale, si è prodotto una specie di decadimento delle categorie, così che l'astrale, un tempo ritenuto uno stato chiaramente e naturalmente presente nell'uomo, tutt'al più da superare e non certo da idolatrare, è divenuto quasi il "top" per un certo modo pensare, non solo new age, al punto che è difficile comprendere che così si arriva ad avvinghiare il nostro vero IO ad una componente umana che, al pari di quella fisica, si disperderà dopo la nostra morte fisica.
L'unica cosa che ci può sopravvivere, è l'IO, questo si sapeva bene ed è bene ricordarlo ed è bene ricordare che l'IO come unione di anima cosciente e spirito è ovviamente dove può sorgere il Logos.
Mi è capitato di leggere o di parlare con gente, convinta che, praticando viaggi astrali o sogni lucidi, avrebbe potuto trovare un luogo che, al momento del trapasso fisico, sarebbe divenuto" la nuova casa" in cui vivere e dimorare(basta cercare astral world su google e la prima opzione è "after death" e questo la dice grossa sul comune pensare odierno): questa è esattamente la cosa che l'entità astrale per antonomasia, l'entità luciferina vuole da noi, farci credere che il nostro IO sia il corpo astrale, farci lavorare per buttare la nostra coscienza ad un livello superiore, ma sempre fatto di rappresentazione e non meta-fisico e non farci muovere da là, la famosa illuminazione: eclissarsi nella luce-luciferica, abbagliati dallo splendore di quello che qua non esiste, forti della coscienza terrena trasportata in alto che serve come metro di paragone per farci apprezzare l'estasi dello splendore astrale, ma facendoci vivere sostanzialmente in uno stato alterato di allucinazione permanente, in cui, prima o poi, è l'IO a rimetterci.
Cosa succede: l'uomo compie da solo metà del cammino iniziatico(la parte che tutti possono fare, tutt'ora) facendo coincidere corpo eterico(coscienza acquisita di sè, in parole povere, tramite l'esperienza di vita,ricordi e parte di istintualità) con l'astrale, con esercizi, con sostanze psicotrope o altro e inizia vagare nell'astrale, con coscienza, pensando di aver fatto qualcosa di speciale, in realtà è come aver scoperto una soffitta in casa, che sta sempre là, da anni, solo che non ci avevamo fatto caso, ma siamo in casa.
E quando la casa verrà abbattuta ed io sono in soffitta, invece che fuori dalla casa?
Succede quello che è possibile immaginare.
Il problema qual'è: non esiste più un autentico cammino iniziatico, che detto tra noi, aveva maggiormente senso quando l'uomo aveva meno coscienza di sè, ma più memoria della sua essenza ancestrale e quindi l'unica via(almeno per chi parla, ma chiaramente non solo) è iniziare a scoprire il proprio IO pensante, distaccandolo dall'astrale, tramite l'ascesi del pensiero, prima che diventi rappresentazione di qualsiasi tipo, trascendere il sogno stesso.
Dal mio personale punto di vista ho notato che più vivo periodi di alienazione e inglobamento nella materialità e più i miei sogni sono nell'oblio, stupidi o anche blandamente felici, mentre quando sono più concentrato in una meditazione costante, negli stati di veglia(quindi non parlo di mirate meditazione sul terzo occhio prima di dormire o cose simili, quello è esattamente il modo per entrare coscienti nel sogno), per ricompattare il mio IO, tenuto sotto scacco dalla dialettica e dal sub-pensiero della rappresentazione(regno dell'astrale, la fiera dell'immagine, che per quanto assurda/evocativa/mistica, è sempre rappresentabili e raccontabile) mi ritrovo a fare sogni aggressivi e a-morali, in cui mi trovo senza forze, non  ho energie per difendermi da attacchi improvvisi, sono vittima di inseguimenti, persone che conosco fanno cose deprecabili ed io(ovvero il mio corpo astrale, non IO) faccio cose deprecabili, un attacco in piena regola contro la fuga, contro il distaccamento da Matrix, il cui tetto massimo è proprio l'astrale, un vero e proprio muro di energia pulsante che si oppone all'essenza che vuole liberarsi; tutto questo prende corpo non mentre sogno, ma quando mi risveglio, di modo che l'attacco serva per scoraggiare proprio lo stato di veglia e trasformare lo stato di coscienza diurna in una distrazione dalla ricerca interiore, ma tutto ciò è un processo normale.

Una cosa interessante è l'immagine,che mi si presenta sempre, la più aggressiva, che mi fa provare pesantezza, incapacità di reagire e impotenza totale come di un canide che spesso non vedo, ma che mi sale sopra la schiena, che blocca i miei movimenti e lo sogno spesso e non solo io.
Quel cane è Cerbero, è Anubi che un tempo a guardia dell'ultima tappa dei misteri, bloccava l'accesso(o tentava di farlo) all'iniziato(non alla sua morte, come viene inteso oggi, ma nella sua realizzazione ascetica, motivo per cui pare assurdo che l'egiziano o il greco vivessero la loro vita in funzione della morte, finchè non si capisce che vivevano in realtà in funzione della vera vita, nel ricordo del metafisico, che non era certo l'astrale e che questa tappa si raggiungeva prima di finire questo percorso nella vita terrena, la mummificazione stessa serviva per motivazione "tecniche" legate al distaccamento dei corpi eterici dal fisico e non era una pratica tanto exo-terica come si crede,in ogni caso il lavoro vero era già stato fatto in durante il cammino terrestre), come una colla tra corpo astrale e vero IO.



Tirando le somme: maledire l'astrale come se fosse il diavolo è insensato, fa parte di noi e tutti ne facciamo parte, benedirlo è altrettanto assurdo e lo è esattamente per gli stessi motivi.

Pensare che sia sbagliato compiere"viaggi astrali" o "sogni lucidi" non è del tutto corretto: nella maggior parte dei casi, aiuta gente intrappolata nella nostra cultura psico-materialista, a capire che siamo essere verticali e non orizzontali e potrebbe dare anche risposte a certe domande che, vivendo sempre nel corpo eterico/fisico, non potrebbero avere risposta(vista la presenza pressochè costante della morale e del dogma, anche in relazione alle nostre possibilità fisiche, anche quando pensiamo di non avere dogmi, più che altro avremmo una visione totalmente rovesciata della realtà, che, confrontata con il comune reagire, ci potrebbe in qualche modo "smuovere"), ma ritenere che tali pratiche abbiano una qualche finalità, oltre il semplice viaggio o l'emozione "sopra le righe", è piuttosto erroneo, per chi persevera pericoloso, anche se è una scelta e quindi nessuno è nessuno per dire di non farla, ma è giusto riflettere che idendificarsi con il corpo astrale, durante ripetuti viaggi , è come identificarsi con il corpo materiale, durante i rapporti sessuali compulsivi(o per il moralista, arrivare ad indentificarsi con il corpo eterico, ovvero il "moderno" religioso, invischiato nella  pura morale e nel  dogma).
Che si pensi alla scena di inception, in cui ci sono i dormienti che ormai vivono nel sogno(mi viene in mente Don Juan, quando parla a Castaneda, ricordandogli la follia degli sciamani "antichi", che avevano perso la loro reale essenza, vivendo sempre nel mondo astrale/onirico) o che si pensi a schiavi del sesso o della morale(schiavi di corpo fisico o eterico), è sempre un'identificazione forsennata con qualcosa che non è la nostra essenza, che per essere tale, non si identifica, bensì crea(ed evito di aprire la parentesi sull'arte, intesa come musica, scrittura e tutto il resto, in cui l'IO inizia a farsi spirito creatore e a mettere in riga le altri componenti umane), in quanto L'IO/Logos è la creazione, che continua a manifestarsi come tale.

Tutto ciò che crea realmente in noi, è il vero IO;tutto ciò che ha bisogno di identificazione, rappresentazione e sicurezza non è IO

Un pò di Post scrittum.
1)Per chi dovesse pensare che non ho mai avuto sogni lucidi o non abbia compiuto viaggi astrali, è sulla cattiva strada, conviene forse pensare, piuttosto che cercare di convincersi che non ho compreso bene la natura di tali cose, che effettivamente ci siano altre strade da battere, per scoprire cosa muove il nostro mondo interiore.
2)Credere che un mondo, piuttosto che un altro, sia di per sè migliore, è ancora credere a inferno e paradiso, al sogno americano e dimostrare con forza che si è alla grande dentro alla dualità: Il mondo materiale, come quello astrale e qualsivoglia altro mondo, rapprensentano comunque lo specchio della nostra percezione, quindi si può imparare ovunque e comunque, motivo per cui non c'è niente da giudicare in assoluto, se non la nostra capacità di essere "vuoti" per saperci riempire con le giuste dosi di esperienze(la mia anima in questo mondo sarà una canzone, nell'astrale una donna stupenda o una bambina, simboli importanti e stupendi di una realtà che non è descrivibile)

3)Parlo sempre di entità luciferiche ed arimaniche, l'ho fatto e lo rifarò, perchè mi è cara la terminologia della scienza dello spirito, la trovo illuminante e terribilmente sintetica, così che con una parola, si arriva a definire una marea di concetti interlacciati tra di loro, in  un dato ambito.
Vi rimando alla lettura di R. Steiner per comprendere meglio di cosa parlo, ma in ogni caso, non pensiate a diavoli e demoni, con corpi mostruosi e piani diabolici: si parla di principi "pensanti" ed esistenti che fanno quello che fanno a causa della loro natura, credo che nessuno si metta ad offendere la forza di gravità o i batteri intestinali(almeno che non sia stupido) eppure anche loro ci impediscono di fare tutto quello che vorremmo o ci fanno star male, semplicemente ci sono e a loro volta sono subordinati a qualcos'altro;
dare enorme importanza a queste entità, come se per il semplice fatto che"non si vedono" siano da ritenersi in qualche modo "speciali" è sintomo di ingenuità, la strada migliore per trasformare parti non visibili presenti nella vita di tutti, in divinità scomode(Ricordate la bomba atomica e come siamo arrivati ad essa? Ecco).
Ricordo anche che le pulsioni "mistiche" o "materialistiche" di tali entità partono sempre e comunque da noi, non c'è essere trascendente che possa attaccarci, se non siamo noi a propendere verso certe inclinazioni, per natura o per vizio, in realtà sono principi che sfruttano le nostre azioni e mai il contrario(è il caso di dire che "la sfiga non esiste")
4) l'utilizzo delle tecniche ascetiche di qualsiasi tipo e di qualsiasi tempo, comprendendo in ciò anche l'utilizzo di sostanze alteranti, psicotrope o altro, non sono ricollegabili in automatico al mondo astrale, quindi, in relazione al proprio essere, tutto può essere un mezzo per scoprire il potere creativo, di questo ne sono certo.

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