venerdì 28 ottobre 2011

Coscienza Aliena magazine N°03 di novembre

Il mensile creato da Federico Bellini con un mio articolo sui figli di Kronos ed altro ancora.
Buona lettura!

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sabato 22 ottobre 2011

Conferenza di Massimo Scaligero




Estratto da una  conferenza di Massimo Scaligero, ovvero l'antroposofia vivente italiana, l'alfiere della "scienza dello spirito" che ha riunito in sè lo spirito della tradizione e del pensiero Steineriano.

Se ne parlava già qua















  










giovedì 20 ottobre 2011

Continuare a cavalcare la tigre

È l'intelletto superficiale che non presta all'antichità la dovuta reverenza.


Erasmo Da Rotterdam


Chi o cosa è la tigre?
Che bestia è quella che, in questo celebre detto tratto dalla sapienza orientale, deve essere tenuta a bada, ma solo essendo affrontata direttamente, proprio per la nostra impossibilità stessa di staccarci da essa?
Questo animale è il mondo, il mondo in cui siamo conficcati, mansueto quando non lo riconosciamo e ci adagiamo in lui e quando accettiamo di buon grado le sue semplici e sin troppo logiche strade, iroso quando iniziamo a scorgere in esso la natura di prigione e carceriere, allora cercherà di scavalcarci, di buttarci fuori, perchè stiamo in questo, senza più riconoscerci in questo.
Allora si comprende come mai in pochi possono farlo, come pochi siano coloro che non cedono alla lusinga delle rivelazioni appaganti e sovversive della mente umana, che se mai ha avuto un autentico sviluppo, è solo legato alla capacità di immaginare, fantasticare, al fine di perdersi in universi di ipotesi solide come ghiaccio al sole.
E' noto come aumenti sempre di più la capacità della tigre di manipolare le idee che gli sprovveduti hanno dei domatori del passato che essa stessa ha dovuto fronteggiare, attaccando proprio coloro che svelerebbero l'inganno, con un sottile gioco di capovolgimento dei ruoli, in cui non si vuole occultare, ma bensì mettere su un piedistallo e sotto una luce nuova, chi, quel tipo di luce, proprio non la voleva.
Ed ecco Pitagora allontanato dai più grazie alle quantità dei numeri, Giordano Bruno divenuto uno dei simboli della lotta contro il potere temporale della chiesa, Renè Guenon  massone.
Altri sono stati accorpati in branche di filosofia e teologia, ridefinendo con collocazioni accademiche, quello che a stento delle loro vite si può tutt'ora descrivere, come D'Aquino, Eckarth o il sopraccitato Erasmo Da Rotterdam.
Ma questo dovrebbe far riflettere, proprio questo...queste fulgide esistenze terrene, finchè hanno cavalcato in vita, sono state rifiutate dal mondo che in nessun modo poteva piegare alla propria volontà; il mondo/tigre deve aspettare la morte terrena e usare la sua arma fatta di tempo e conformazione del pensiero e cercare di piegare il ricordo che questi, finalmente vivi in altri non-luoghi e dopo aver dovuto lottare in questo ring, hanno lasciato a noi.
E quindi, noi, cosa possiamo fare?
Possiamo iniziare a mantenerci saldi sull'animale, perchè sicuramente non accetterà questo tipo di conoscenza, questa realtà fatta idee che attraversano persone(e non il contrario)idee che si perdono in seno all'infinito, che rendono grandi senza inorgoglire, coloro che le accolgono.
Bisogna iniziare a renderci conto dell'infinita necessità che esiste di evadere e di resistere, ma prima bisogna ricostruire il messaggio, nei suoi mille frammenti dispersi e tenuti nascosti, più ci si avvicina alla scoperta e più si inizierà a vacillare, se crediamo che ci sia qualcosa in esso che abbia una logica mondiale; più iniziamo a sentirci serenamente folli, più avremo capito che il contrasto tra noi e la belva si è elevato.
Allora potrà iniziare la lotta, la lotta per mantenere quello che niente e nessuno ha interesse ad urlare IN questo mondo, ma solo per urlarlo ancor più forte  CONTRO, questo mondo, in modo che la voce possa squarciare il velo e continuare a viaggiare, dove finalmente potrà ritrovarsi.

I mali che non si avvertono sono i più pericolosi.

La vita umana nel suo insieme, non è che un gioco, il gioco della pazzia.



 Erasmo Da Rotterdam


domenica 16 ottobre 2011

Chiusura account Lorenzo venza soundofmatrix

Non aveva più senso per motivi che non sto a spiegarvi e altri che non è il caso di dire.
Quando ci sarà qualcosa di interessante da dire, la scriverò qua sopra.

sabato 1 ottobre 2011

L'astronave "Kama" - il viaggio sessuale

Quella spossante dicotomia che arriva dal mondo, fornita da chi ha fatto della ricerca spirituale il proprio baluardo e da chi nel 3D di questa realtà si ritrova alla perfezione, quella separazione data da ciò che è sicuro fungere tra muro tra queste due realtà, non mi appartiene.
Sono convinto che un'esasperazione resti un'esasperazione e che ogni elemento del mio essere può divenire un castello eterno, come un'eterna maledizione, il limite lo stabilisce il mio essere, non certo un mio ipotetico credo.
Ecco perchè la paura(latente o meno) o il caos apparterranno sempre a chi parla solo di sesso, così come chi del sesso, mai ne parla, o lo vive.
Non posso non pensare sempre alle conversioni/illuninazioni famose, come quelle del Buddha Siddharta, di Paolo o di San Francesco, che valore avrebbero avuto, se non fossero arrivate da una conoscenza di quello che il mondo tutto offre?
Come fai a buttare dietro le tue spalle tutto, se hai avuto meno della metà di questo tutto(di quello che anche un animale o un fiore ha)?
Questo resterà dentro di te, come una carenza che si trasformerà in ostilità, in paura di perdere quello che è stato conquistato o in elementi molto più banali ma sempre terribili, se non affrontati con i giusti mezzi, come l'antipatia.(da intendersi come l' "anti-pathos", quello che trasmetti agli altri, magari sotto forma di nervosismo isterico, senza dire o fare niente).
Ovviamente, della controparte, ovvero quella composta da chi del sesso ne ha fatto una specie di voglia cancerogena inarrestabile, non vale la pena nemmeno parlarne, non più di quanto è necessario parlare di un pistone in una catena di montaggio.
E quello che è stato scritto sino a qua, non è certo nuovo, basti pensare al "dictat" presente proprio nel Kama - Sutra, che vuole il sesso come unione divina dei componenti della coppia: l'importante è che non venga compiuto senza attenzione, come atto superficiale e puramente materiale, l'armonia delle parti deve essere totale e non soltanto fisica.
Si parla del "piacere" sessuale come uno degli scopi fondamentali della vita, il "Kama" è un elemento indispensabile, senza il quale la tradizione indiana perderebbe molto del suo senso trascendentale: il Kama è praticamente l'arte di raggiungere l'orgasmo, per raggiungere il divino.
Senza contare poi, i lavori di Crowley e di Evola, che, nel bene e nel male, affrontano tematiche simili con grande perizia.
Vorrei andare oltre, vorrei riportare, come meglio posso, quello che il piacere finale
dell'atto sessuale, ovvero l'orgasmo,  potrebbe dischiudere inanzi alla nostra essenza.
E lo posso fare solo parlando di me e spero che, fancendo questo, si capisca quanto, chi scrive, non abbia realmente alcun significato da associare al termine "tabù", cosa che esiste forse solo se una questione di male supremo, si allaccia alle parole che uno vuole pronunciare, ma non è certo questo il caso.
Per una serie di coincidenze(credevo allora) ho iniziato abbastanza presto varie pratiche di meditazione, quando ero adolescente e anche se le affrontavo con uno spirito tra il disilluso ed il sarcastico, una parte di me, quella che poi si è sviluppata maggiormente da allora, riusciva veramente nell'intento, con mia somma sorpresa:riuscivo per alcuni attimi a osservare il mio pensiero senza controllo e ad andare oltre momenti di dialettica cerebrale.
Questi eventi particolari, per un sedicenne, iniziavano, in una certa qual maniera a stimolare maggiormente l'azione del mio chakra sessuale(inutile nascondere che, in quel periodo, era quello che comunque agiva su di me, in maniera prepotente).
Questo periodo meditativo non è durato in eterno, ma solo un anno e mezzo, per essere poi da me ripreso, in seguito anni dopo.
Chiaramente la mia vita sessuale ha avuto inizio, attraverso tutte le esperienze del caso,tra le più sterili alle più appassionanti, ma sicuramente poco rappresentative di una dimensione "divina", sanscritamente intesa.
Ma una volta, una volta soltanto, durante un rapporto, come per magia la mia mente si è trasferità in quella del me stesso che meditava, anni prima, creando un ponte tra la sensazione dell'orgasmo e quella del chakra che girava, creandomi una certa confusione.
Quello è stato il momento in cui decisi che avrei dovuto riprendere a meditare, a lavorare sui centri energetici, perchè capii che il collegamento non era casuale, era, difatti, la stessa cosa.
Negli anni, tutto ciò,  è rientrato molto più sotto il mio controllo e, andando ad unificare le sensazioni sessuali con quelle provenienti dal chakra, quello che è avvenuto è a dir poco grandioso, anche se all'inizio mi lasciava senza fiato: durante la durata dell'orgasmo, quindi mentre avveniva in me l'esplosione del "Kama" mi ricordavo di sogni fatti la notte precedente, sogni che a mente lucida non ricordavo e non sapevo di aver fatto, prendendo dentro di me le immagini e le situazioni, come in un una pillola di sogno lucido.
Con il tempo ho imparato a riversare tutto ciò anche sul versante meditazione, riuscendo sempre nell'intento per pochi attimi, gli stessi attimi in cui si ricrea "artificialmente"(anche se, arrivati ad un certo punto, niente più lo è) la potenza massima sessuale.
Eccola l'astronave che viaggia più veloce della luce nella nostra mente, uno sguardo vivido e subitaneo verso la realtà onirica, un lampo di sogno che si impone nella vita e che può appartenere a tutti.
Le particolari condizioni che mi hanno portato a questo ed in particolari periodi in cui sono avvenute , sono sicuramente fondanti di gran parte del discorso, ma credo che si possa andare anche oltre, lavorando su gli altri aspetti dell'essere, soprattutto sulla presenza a sè stessi e sul controllo delle emozioni negative.
Parlando con altri, nella mia vita, mi sono reso conto che tanti sono quelli che durante quel particolare istante hanno o visioni o sensazioni extra-corporali forti, anzi, credo che sia praticamente la norma, per chi ha il coraggio di riferirle a sè stesso e poi agli altri.(SI, coraggio, dato che spesso, è preferibile raccontare ogni possibile attività eroico/fisica fatta con il/la partner, ma avere timore di raccontare anche la parte emotiva legata a ciò...e questo è chiaramente un "problema" maschile).
Imparare ad assumere una sorta di controllo su questo, essere presenti oltre il corpo e la mente, sapendo cosa si attiva, in quel dato momento, potrebbe aprire una porta che resta socchiusa anche nell'arco della giornata, una via per la chiaroveggenza che anticamente si conosceva bene, tanto da essere ritenuta insostituibile.
E' una via che non fuziona necessariamente per tutti ed è una parte di un percorso chiaramente più ampio, quello che è certo è che reale, quando ti ci imbatti, talmente reale da essere divenuto uno spauracchio della chiesa, ma questo lo sapete bene.
Ah: da soli, non vale...se avete presenti le figure del Kama-sutra, capirete alla perfezione, cosa intendo.

Ad Meliora.