giovedì 9 giugno 2011

Prometeo Luciferico - Parte I

La suddivisione mentale interna, che ha a che fare con impostazioni culturali di vario tipo è forse una delle migliori armi dell'ego materiale, che si è piano piano trasformato in coscienza legata a gruppi sempre più ampi,la quale ha assunto forma di verità, solo perchè legata al fatto che sempre più persone hanno ritenuto reale un qualcosa e la maggior parte di noi è vincolata a questo.
E anche se, magari, qualcuno intellettualmente si forzerà di fare il contrario,la profondità di questa argomentazione è tale da far sentire sempre una sorta di "fastidio" , anche quando ci sono i numeri per ammettere che la propria verità "pseudo-atavica", non è del tutto corretta.
Ritengo che, simbolicamente, elementi come quelli legati al solare, all'aria, alla luce e all'evoluzione dell'uomo, non possano essere casuali, sarebbe inutile l'esistenza stessa di questo blog e probabilmente la vita di molti di noi e, avendo il coraggio di capire che la nostra cultura, acquistata, superficiale, manipolata(non necessariamente da qualche "cattivone", come conviene pensare sempre di più adesso, quello è già sguazzare nella cultura e bearsi della propria innocenza, c'è anche chi agisce in buona fede per sè stesso, danneggiando gli altri, c'è il tempo, c'è la memoria che non funziona sempre bene, c'è la nostra pigrizia) non è che un timido punto di inizio, per una strada che va seguita con forza e con molti ostacoli, piena di errori, che possono addirittura allontanare da una qualche verità.
Perchè questa premessa?
Perchè nell'immaginario collettivo si sono fuse idee archetipiche contrapposte, perdendo la loro funzione di archetipo stesso(non certo in assoluto, ma per noi, come interpreti dell'archetipo), permettendo a molti  di cadere in errore, tantoda arrivare a  non rendenderci conto che non sappiamo nemmeno quando, parlando, di volta in volta, siamo Greci(anima), Ebrei (spirito) o Romani(mente).
Ma non è di terminologie che voglio parlare, anche se ci sarebbe molto da dire, quanto di una questione, per me vitale, che riguarda chiunque abbia deciso di intraprendere un cammino, quello della scoperta delle proprie origini, quello legato al cosa può essere l'uomo che va oltre e che vuole, in qualche mondo, sfiorare la trascendenza.



Il mito di prometeo e quello di Lucifero, sono assolutamente complementari e servono ognuno per rispondere a domande sull'altro, quanto meno, a completare un quadro, sicuramente ancora più ampio, ma che riguarda noi e che ci può sicuramente illustrare al meglio visioni di un passato remoto, che è ancora in atto, in quanto vivente come archetipo e simbolo.
Adesso, per alcuni, il primo impedimento sarà dato dalla dicotomia culturale greco/ebraica(o cattolico/cristiana) che vuole Prometeo come uno dei tanti benefattori dell'umanità e Lucifero come uno dei suoi avversari...ma è una costruzione mentale: l'uno non è più benefattore di quanto non sia avversario l'altro, poco contano le loro intenzioni, quanto la loro funzione mitologica.
Intanto un pò di chiarezza: il nome Lucifero, tratto dalla tradizione mitologica romana è la traduzione dal greco di Phosphoros o Eos-foro, in cui il significato resta sempre "portatore di luce" o anche dell'alba (la dea Eos della mitologia greca).
In questa ottica, è la "luce(o stella) del mattino", nome attribuito anche a Venere, la stella di luce bianca che anticipa la vera alba,un simbolo che vive sotto in nostri occhi che rappresenta il tramite tra il giorno e la notte, che ci regala l'idea migliore possibile di "portatore di luce".
Ora, dal punto di vista giudaico/cristiano sappiamo bene chi sia Lucifero: questo è il nome dato all'angelo che si rivoltò contro Dio e che per questo fu punito e fu fatto precipitare all'inferno.
Forse è bene ricordare che, tale nome, ha più che altro senso quando si parla ancora dell'angelo superbo, ma ancora in "cielo", non tanto del caduto, che ha altre mille nomi, ovviamente "satana" in testa a tutti, tant'è che alcune tradizioni, vogliono che Satana stesso sia stato il tentatore di Lucifero, colui che lo portò alla corruzione: credo che archetipicamente il processo di caduta all'inferno del portatore di luce ed il suo processo di trasmutazione in satana avvenga sempre e più di sempre,nella vita di molti di noi, poi vedremo come.
Ora, senza addentrarci troppo nella storia di Prometeo("colui che prima riflette", l'idea del lume della ragione, già presente nel suo nome), titano, da prima alleato di Zeus, poi suo nemico, ha, tra i vari capi di accusa, quello di aver riportato agli uomini il fuoco/luce, dopo che il re degli dei lo aveva sottratto loro.
Una delle due tradizioni, vuole che lui abbia preso la "scintilla" da portare agli uomini proprio dal carro di Elio, il Dio del sole che, guarda caso, è il fratello di Eos, l'alba sopracitata: diciamo che Prometeo diventa Elios-foro(portatore di Sole) come lucifero è eos-foro(portatore dell'alba), ma entrambi sono il tramite tra l'uomo ed il divino per ritrovare la luce, il maschile(sole) ed il femminile(venere) necessari per comprendere un'unica verità, entrambi sono lucifero, per l'uomo, la complementarità nel duale, che si fonde nella luce del solare è innegabile.
Lucifero è il serpente che vuol rivelare la luce della conoscenza ad Adamo ed Eva, così come Prometeo è colui che riporta all'uomo la luce del fuoco necessaria per la vita, entrambi sono i disertori tra le file dei soldati di Dio che, nel bene o nel male, ha deciso le sorti dell'uomo, negandogli la conoscenza diretta del divino(ma mostrandogli  solo l'aspetto esteriore, di esso, quello legato alla potenza) ed al tempo stesso,entrambi sono mitologicamente l'unico tramite tra il divino e l'umano, un qualcosa che comporta rischio e sacrificio, sempre al limite con l'inganno ed il tradimento, senza il consenso diretto della divinità: da un punto di vista della divinità, sia Lucifero che Prometeo sono entrambi colpevoli.
La conseguenza delle loro azioni, fu una punizione tremenda, per loro e per gli uomini: da una parte Prometeo incatenato, con una colonna infilata nel corpo, nella alture del Caucaso, con un aquila che gli avrebbe mangiato il fegato per l'eternità e con Pandora che avrebbe aperto il vaso, portatore dell'inferno per i mortali e dall'altra lucifero, trasformato in Satana, incastrato nel punto più basso dell'inferno, anch'esso, creato per chi
tradisce Dio e per chi segue il traditore, sino in fondo.
Perchè è questa l'unica cosa che rende terribile l'entità luciferica, che, come ogni cosa che è creata, risente della dualità, solo è messa a confronto con un'altra entità:l'abuso e l'identificazione con il mezzo, non con quello che il mezzo porta.
Prometeo, viene liberato, nella tragedia di Eschilo(sulle tragedie greche, come potenti emanatori di simbolismo, ci sarebbe molto da dire, niente era casuale, in esse), da Ercole, che, uccidendo l'aquila(che, secondo un simbolismo, spiegato molto bene da Evola, è assimilabile "olimpicamente" alla saetta di Zeus, quindi alle fiamme come distruttrici, rendendo ancora più verosimile il paragone tra il titano e l'angelo caduto, inabissato nelle fiamme infernali), spezza le catene del titano.
Credo sia giusto notare come, per il simbolismo sia solare che del leone, per l'idea di figlio del divino, ma non totalmente Dio(più che altro, per l'idea della sua impermanenza terrestre, nella sua forma umana) e come funzione eroica/salvifica, l'Eracle greco, sia un'anticipazione ellenica della figura di Cristo oltre ad essere con la sua storia e quello in assoluto, uno degli esempi più grandiosi del valore dell'antica iniziazione, fatta di sacrifici e prove, quella precedente all'esoterica manifestazione del logos, in cui la morte finale, non è che da vedersi come l'assunzione in cielo, come un altro degli dei olimpici, come perseguita realizzazione del cammino iniziatico.
Quindi, il figlio del Dio che ha incatenato il prometeo/lucifero, libera dalle catene il non più traditore come Dal Golgota, Cristo, prima della resurrezione, discende all'inferno diventando egli stesso lucifero(caratteristica che gli viene attribuita varie volte) sconfiggendo il regno delle tenebre, annientando la punizione del caduto o, meglio, ponendo fine alle sue sofferenze.
E' interessante notare come esotericamente, prima della manifestazione del logos,l'al di là era il regno delle ombre, dell'oscurità(forse per questo, nemmeno prometeo aveva meritato tanto), un mondo di terrore e perdizione che venne totalmente cambiato, nell'immaginario collettivo, dopo l'evento di Palestina...l'antico mondo delle tenebre divenne solo la parte oscura, che si va a sovrapporre, appunto, all'inferno.
L'elemento solare, presente in Prometeo, Lucifero, Ercole e Cristo, regala la visione di una continuità e del cambiamento che si ha tra l'uomo ed il suo rapporto con il divino: dapprima è una luce rubata e portata da "angeli " o "titani", impietositi dalla condizione umana o (forse solo manipolatori dell'uomo contro Dio, ma le motivazioni "sentimentali" nel vero senso del termine, sono quelle che meno mi interessano, sinceramente, dato che è un dei tratti principali della trasformazione della verità, in religioso dogma), un tramite divino, che permetteva all'uomo di essere in contatto con il trascendente, in seguito, ercole e Gesù, nati in mezzo agli uomini, non più osteggiati dal Dio, ma autentici figli dello stesso, portatori della luce,simbolicamente viva dentro ognuno, per mostrare come il contatto indiretto, non fosse più necessario, ma come dall'individualità di ognuno, di ogni uomo, con l'iniziazione espressa in Ercole, come con il logos presente in Gesù, si potesse trovare la strada, senza più nascondersi; Ercole combatte per mantenere accese le fiamme di luce portate da prometeo, come Cristo insegna la strada che ha valore solo se sviluppata nel proprio "io", senza assumerla tutta insieme, dall'esterno, con un morso della mela Ercole e Cristo si sostituiscono a Prometeo e Lucifero, divenendo portatori autentici della luce, che prima era solo rubata.
(Aggiunta postuma)
Secondo le cronache dell'Akasha di Steiner, Lucifero ha avuto la sua incarnazione in oriente, migliaia di anni prima di Cristo,"sceso" sulla terra per insegnare agli uomini i mezzi per riconquistare, tramite l'iniziazione, il mondo spirituale, dato che, in seguito ad una delle trasformazioni stesse del genere umano, legate allo scorrere del tempo attraverso le ere terrestri, c'era bisogno di un maestro che trasformasse il mezzo ascetico, modellandolo sulle nuovo modello di umanità, ancora una volta, l'idea del ladro del fuoco divino che ritorna prepotente e che si va sommare al resto.

Nella seconda parte, andrò a descrivere(nei limiti del possibile e per quello che mi è possibile) come agisce su di noi lucifero, come l'ortodossia religiosa confonda(consapevolmente o meno, non lo voglio o lo posso dire)l'idea primigenia dell'entità luciferica e come questa, per quanto funzionale, per un certo tipo di percorso, sia soltanto un mezzo, da abbandonare, una volta perseguito il fine o una volta intrapresa la nostra strada.
Il rischio è di finire incatenati nell'illusione di aver trovato l'illuminazione...ma è solo il riflesso, il riflesso presente nel nome di Prometeo ed in quello di Lucifero, il riflesso della luce autentica.

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