lunedì 30 maggio 2011

decriptare la realtà II: l'alterazione del potere immaginifico

Questo è davvero importante, per me, perchè riguarda realmente la maggior parte di noi, solo per il semplice fatto di leggere questo scritto, davanti ad un computer, siete compresi in questo post.
Inanzitutto il "potere immaginifico" , realmente, cos'è ?
C'entra l'immaginazione?
Ovviamente si, ovviamente stiamo parlando della stessa etimologia, stiamo parlando della capacità più chiaramente intangibile ma, al tempo stesso, reale presente nell'uomo : quella di creare (non dirò mai con il cervello, al limite mente, ma più che altro dirò solo creare) immagini tramite il pensiero.
Per quanto "immaginifico" ed "immaginazione" siano , per certi aspetti, sovra-scrivibili, per come va intesa la questione, direi che con il primo termine, si vuole porre l'accento sull'idea di controllo totale dell'immagine creata: l'immaginazione, anche nell'idea moderna comune e corrente, è già un elemento che si esplica nell'attività sensibile, nell'esperienza fisica, magari nell'arte o in dato lavoro, in un certo qual modo, è l'immagine che nasce come possibilità di essere subito applicata, per migliorare dati tipi di esperienze.
L'immaginifico, invece, se lo vediamo in quest'ottica è "affine a sè stesso".
Non creiamo qualcosa per, letteralmente, inventare un percorso che si vada ad esplicare nella realtà dei sensi, consolidandosi e perdendo la viva idea di partenza, ma lo creiamo per creare e basta.
E si crea, esattamente come un artigiano crea la sua opera, partiamo dal materiale, da eventuali tecniche di lavorazione, dal colore, dalle forme e dalla possibilità di mantenere in un dinamico movimento vitale, l'oggetto finale della nostra creazione.
Questo perchè?
Per lo stesso motivo per cui, oltre un vago simbolismo, gran parte dei movimenti spirituali/religiosi, di ogni epoca e tempo, erano sostanzialmente privi di immagini e, quelle che c'erano, erano, appunto soltanto un'idea simbolica, che potesse servire come punto di accesso per l'utilizzo di tale capacità e non c'era niente che potesse alterare tale capacità.
Questo(insieme alla memoria, altro elemento che ha subito attacchi clamorosi, negli ultimi decenni, di cui parlerò in futuro) era acclamatamente il mezzo con cui l'uomo, riusciva a sviluppare la capacità e gli "organi", necessari per entrare in contatto con il mondo spirituale, l'ultima possibilità per ottenere ciò,  rispetto ad un passato ancestrale in cui questo era normale.
E' importante fare una digressione, per dire che, non obbligatoriamente bisogna pensare che l'uomo del passato fosse migliore di noi: probabilmente, essendo in contatto con elementi di "assoluto", costantemente, quello che andava a perderci, era l'individualità stessa, che si è sviluppata, in maniera capillare sino ad adesso, soprattutto in seguito ad un evento ben chiaro per i cultori dell'esoterismo, era un uomo profondamente diverso, assolutamente incomprensibile per noi.
Era un uomo diverso, che con il perdere, piano piano, questo contatto superiore, ha naturalmente sviluppato delle strade non-sensibili, sapendo bene come arrivare a destinazione  per un ricordo diretto nel passato con tutto ciò, con il fine di restare immerso nel mondo spirituale, quando questo, causa la natura individuale/super-sensibile dell'uomo, ha smesso di essere una fonte di acqua visibile per tutti, il mito di Shamballa e, per certi aspetti, pure di Atlantide.
Ecco perchè, in questa visione la mitologia simbolica, non rappresenta immaginazione, ma immagini riflesse di un mondo che prima era reale:chi parlava di Odino o Wotan ed Asgard , chi parlava di Titani o Dei e dell'Olimpo, attribuendogli caratteristiche ben precise, che si riflettevano sull'uomo, contaminandosi piano piano con idee terrene e mischiandosi tra di loro, ma inizialmente, discendenti realmente dal ricordo che le persone  avevano dell'era precedente alla loro.
In quest'ottica, l'ideale migliore di uomo del futuro, è di uno che, mantenendo la propria individualità, riesca a riprendere il naturale contatto con il mondo elementare, spirituale, astrale e che questo lo ponga ad un livello inusitato, nella sua storia, ma adesso siamo lontani da ciò, molto lontani, nonostante i decantati risvegli globali e quantici, che sono solo la vittoria di un incredibile misticismo figlio della disperazione e della speranza di fuga, tutto dimostrabile tra qualche anno, come enorme truffa globale.
Ecco, però, che il potere immaginifico, potrebbe aiutarci  a capire meglio certe cose e a poter assaggiare una porzione astratta di questo infinito.
Ma c'è chi descrive questo ottimamente e meglio di me, come l'antroposofia in generale.
Torniamo al titolo del post.
Ora, quello che va analizzato, è come dalla critica feroce che,  in quest'ottica alla copia deviata del mondo spirituale rappresentata dall'arte, era partita già da Platone, sicuramente depositario indiretto della cultura ancestrale(bisogna pensare che le rappresentazioni "colorate" ed antropomorfiche di divinità e altro, che sicuramente a molti verranno in mente, sono ben posteriori, rispetto alla nascita del mito stesso, non pensate che nella teogonia greca, ci fossero le figurine, tra un scritto e l'altro, quando e se mai, fosse scritto...), siamo arrivati adesso all'assoluto ebetismo mentale, che mette al riparo da "sguardi indiscreti".
Ogni mezzo di comunicazione visivo, ogni immagine astratta ,ogni videogioco e ogni ricostruzione anche di quello che non potrebbe essere comunicato, con elementi presi da questa parte di mondo , ha su di noi, da questo punto di vista, un effetto pari a quello di un acido sulle cellule del cervello: ci aiuta con illusioni, mentre uccide caratteristiche vitali.
Lungi da me criticare totalmente la tecnologia, i videogiochi e tutto quello che, se usato con discrezione, potrebbe addirittura aiutare, ma la parola "discrezione", è alquanto poco presente, nel vocabolario di chi è figlio di questi tempi.
Perchè dico questo?
Si potrebbe pensare che, le immagini ci stordiscano, ci impigriscano e piano piano, superino la nostra capacità immaginifica, sostituendo quello che dovremmo creare noi, con cose già create...ma il problema è anche altro e comunque, questo, è facilmente visibile.
Il problema è che tutto questo blocca il processo di costruzione dell'immagine ed agisce effettivamente come un'interferenza visiva sul nostro occhio spirituale interno(non parlo di terzo occhio, per gli affezionati di un discorso esoterico/orientale, penso che quello che sia un'altra cosa ancora e riguardi immagini reali, ma non create da noi, ovviamente).
Ho provato in prima persona questo, anni fa e ho provato a far costruire  immagini mentali a svariate persone (ad esempio un ago, a partire dal metallo estratto, dagli strumenti che potevano estrarlo, alla lavorazione, alla forma, fino al mantenimento dinamico dell'immagine, davanti agli occhi) e, quando non trovavo una derisione, magari da parte di chi non si rende conto che non ha più niente di suo, nel pensiero speculare, trovavo la stessa cosa che si ha, quando si visualizza un immagine in uno schermo, con continue interferenze, causate da una pessima ricezione.
In sostanza, oltre alla difficoltà di sovrapporre le immagini di origine/lavorazione/forma/colore in una solo dinamica immagine che rappresenti la nostra creazione interiore, si ha anche quella del mantenimento della stessa, per più di un micro-secondo , dentro la nostra visione interna.
Molti dei libri che in passato parlano di ciò ( vi rimando alla lettura di questo per avere un ottimo riassunto), affermano della difficoltà iniziale che si può riscontrare nel portare avanti questo processo creativo, ma ne parlavano in periodi in cui mai e poi mai si sarebbe potuto immaginare un continuo e strenuo assalto a tale facoltà.
Addirittura,  ho letto  una volta, un articolo legato all'accellerazione del processo del sogno lucido, legato all'utilizzo sfrenato di video games 3d in prima persona: probabilmente, non è nient'altro un'incapacità del "cervello" di produrre altro che quello che ha visto per svariate ore di fila e niente ha a che vedere con il reale sogno lucido, tanto più se l'oggetto/ambiente del sogno, è lo stesso del video gioco.
Vi invito a provare: tentare almeno 10 minuti al giorno, di creare con la vostra essenza delle immagini, di oggetti inanimati che l'uomo può creare con le proprie mani, provare a visualizzare tutte le tappe della sua creazione ed fonderle in un'unica immagine concettuale che rappresenti la sua vera natura e provare ad averla, chiara, dentro di voi, come se guardaste la luna, senza nuvole, senza distogliere lo sguardo.
Se ci riuscite, avete un enorme dono; se l'immagine appare, scompare, cambia di forma, di colore, di grandezza si sposta al di là della vostra volontà, bene, rendentevi conto che non c'è scia chimica o microchip che possa battere la potenza di questo assalto interiore, realizzato da quando da bambini, iniziamo a assumere ore ed ore di droga anti-creazione.
E' importante sempre e più di sempre, pensare che se si parla di Magia, parola mai passata di moda, ma tristemente sconfinata in altri campi semantici, come quello della morale/sentimentale o nello spiritismo/psichismo da mezzo-uomo, si parla effettivamente di questo, ancestralmente la chiave di accesso per andare oltre,  risiede in noi, ma non basta essere sereni e superare "l'ego", come va tanto di moda dire: quello è solo accendere il motore della macchina, poi bisogna iniziare a muoversi.

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