domenica 8 maggio 2011

Il pensiero è l'arto dell' IO (Massimo Scaligero)

"A tale livello superiore esso però ignora la propria natura: non sa della sua indipendenza dal corpo e dall’anima, non conosce il suo fluire dall’Io.

Chi volesse ritrovare tale Io, dovrebbe risalire la corrente del pensiero, sino a che questa si esaurisca come dialettica. Là incontrerebbe la scaturigine della sua essenza, ossia il proprio Io.

L’autocoscienza ordinaria non è reale; muove per immagini rivestendo dialetticamente le cose.

Causa il frangersi e il cozzare del pensiero contro le formazioni minerali di cui il cervello è strutturato, appare all’uomo solo il mondo sostanziato per affinità con tale materia: il mondo minerale, ossia la sostanza di cui è fatto il suo stesso corpo.

Compito reale del pensiero non è di limitarsi a far sperimentare all’anima sensazioni e percezioni, ma di giungere ad cogliere la propria attività entro il contenuto delle percezioni: giungere a sorprendere quella forza sovrasensibile tramite cui si possono attuare le percezioni.

Per essere conosciuta, o percepita direttamente, la forza pensante esige che venga superata la mediazione della corporeità, a cui è connessa la basale e iniziale necessità del suo normale processo cosciente.

A chi arrivi a ciò, il pensare si rivela come un quid di estraneo, una condizione inconosciuta, rispetto ciò che solitamente si sperimenta come usuale pensare.

Il pensiero che così si consegue è l’elemento Solare, in contrapposizione  all’elemento Lunare dell’anima. Il pensiero Lunare crede di esprimere l’Io, mentre invece si fa dominare e condizionare dalla natura animica e corporea. Il pensiero Solare muove dall’Io.

La scienza dello Spirito appartiene a chi riesce a separare l’elemento Solare da quello Lunare dell’anima.
"

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