lunedì 22 ottobre 2012

La Vergine è il pensiero

Scrivo dopo un millennio, ma è giusto così: bisogna farlo non quando ci si sente, quando c'è tempo o quando si ha qualcosa da dire, ma quando le parole stesse smettono di essere tali e diventano azione, essendo già quello io stesso sto leggendo, essendo quello che voi leggete.

Appesantito da molte tribolazioni social-networkiane, da tante chiacchiere,tante sicurezze e tanta metodologia applicata là dove il metodo è solo la maniera più sicura per affogare nella fissità dell'anti-infinito, mi ritrovo a pensare quanto finto sia questo riscatto spirituale che molti vorrebbero far credere di avere alla portata di mano, magari mascherato da falsa modestia o da "io non dico niente, ma è lo spirito/scritture che parla attraverso di me", una terribile e bloccata/bloccante convinzione che tanto più è urlata e tanto più sembra contraddire ciò che vorrebbe essere, ovvero genuina.
Per me sono ormai lontani i tempi delle critiche a new age e santoni fai da te, semplicemente perchè è pura tenerezza, sono come quelli su cui tutti possono sparare sopra in accordo con una specie di connivenza malavitosa che scusa ogni cosa, ma in realtà sono il male minore, sono al massimo la possibilità(una, delle migliaia) per chi è più dilatato mentalmente di intraprendere un cammino introspettivo che vada poi oltre "lustrini e paillettes" di angeli -alieni ecologisti, in altri casi è una lago stagnante non peggiore di quello in cui si infila chi non riesce comunque ad andare oltre sè stesso, senza alcuna presunta pretesa spirituale o meno.
Il problema più grande arriva dal "tradizionalista".
Come ho sempre scritto, come è stato Scritto e come è chiaro per chi davvero non ha bisogno di speranze ridicole, la Via della tradizione si è richiusa sopra le nostre teste (dondolanti) lasciando un glorioso cammino che chiunque può ammirare, in pochi possono capire, nessuno può più intraprendere e dico nessuno e questo da tempo.
Il che è chiaro che porti a varie sotto-strade: l'accettazione è la prima, il più denso dei regali che questa via c'ha lasciato, perchè apre intimamente la possibilità personale di essere altro, il figlio senza padre che senza piangersi addosso tutta la vita, inizia a costruire la propria famiglia, cercando di farlo al meglio delle possibilità e la seconda strada, che è ovviamente quella della non-accettazione.
E qua inizia il circo.
Non accettare che la via tradizionale si sia esaurita, porta allo strupro mentale, porta alla perversione e porta al rigirare la frittata fino a farla diventare un cuscino di uova su cui si dormono sonni allucinati ed allucinanti in cui l'esegesi biblica diventa estrema ed ultra-personalizzata ed in cui la soggettività porta a scontri tra coloro che si professano "dalla tradizione", ma che sono solo della" tradizionalizzazione".
E' tremendo che questo non faccia altro che portare più in basso il livello di exo-terismo più di quanto non abbia fatto negli ultimi 100 anni la chiesa, divenendo oltre che umanamente-morale(quindi fallibile all'infinito) ancora più errato da un punto di vista della lettura esoterica, dell'intimo senso di verità ultima che dovrebbe accompagnare certi pensieri.
Ci sarebbe da aprire un paragrafo pieno zeppo di motivazioni per cui, parlare di certe cose sui social network è esattamente la prova di ciò che ho scritto(ovvero che ci si convince e ci si chiude in una forma pensiero a cui abbiamo dato il nome di "tradizione" ), ma non lo farò in questa sede e probabilmente non lo farò mai, dato che chi mi capisce al volo sa già a quale meccanisco mi riferisco, chi non capisce, non sarà "salvato" sicuramente da una mia spiegazione.
Volevo solo scrivere per lanciare un ancora, stavolta...una piccola ancora per fermare la nave che ci portiamo sopra il collo prendendo l'esempio dalla frase che chiunque di noi ha sentito alla messa da piccolo, frase che parla della vergine Maria che deve intercedere per noi presso suo figlio, presso Dio.
Vi prego, scordiamoci per un istante tutti i documentari, le foto, le immagini le descrizioni fisiche, i racconti e la paccottiglia che ci continuano a tirare addosso(anche chi appunto, vorrebbe salvarci, riempiendoci giornalmente di dati su dati) e pensate all'origine di questa frase, pensate a Zeitgeist che voleva smascherare il cristianesimo, rafforzando però quello che sto per dire(ma non inventare o scoprire io), rammentando che questo è presente ovunque, pensate che la chiesa cattolica, che piaccia o meno, è il più grande contenitore di ritualità simboliche egizio/cristiane che si possa immaginare, pensate che non si parla di entità definite e finite, pensate a voi, pensate al regno dei cieli che è del bambino, non come assenza di cattiveria, ma come assenza di sovrastruttura puramente razionale.


La vergine è il pensiero, il pensiero puro, non dialettico non intaccato da uno specchio in cui si riflette, Iside è questo, ce lo ripetono da sempre e pensiamo alla Madonna nella grotta del presepe, ma è la purezza del pensare decontaminato, l'unica cosa che può "letteralmente" partorire il logos, Cristo...nessuna sotto-divinità deve intercedere per noi, in maniera "pietosa" con un superiore, come se fosse una raccomandazione per un posto di lavoro, è la mia mente che si deve verticalizzare con l'accellerazione di uno shuttle , come un uomo sporco di sabbia che si alza da terra, avendo davanti il mare e che si scopre con le mani il corpo per vedersi di nuovo la pelle per tuffarsi nelle acque, il vettore neutro per lo stato di coscienza che può essere spiegato SOLO in quello stato di coscienza e che può essere riportato a noi, appunto, solo come simbolo o vaga forma artistica(non con parole che molti vorrebbero farci credere di sentire), ma mai con una descrizione di un metodo per raggiungerlo, il pensiero primordiale diventa un tutt'uno con la sua fonte e solo in quella zona di confine c'è tutto, come la linea sottile che separa yin & yang, come la faccia invisibile tra le due visibili del Giano bi-fronte.
L'infinito presente dove c'è l'infinito non può essere"fotografato" altrimenti sarebbe finito...l'accettazione della fine terrena(ma solo terrena) della tradizione è la scoperta finale del trasferimento necessario in sè, per la rinascita e non più dall'esterno in me, questo era possibile quando il mondo respirava con noi, adesso non è così, il tempo passa più in fretta per noi e si è sbriciolata la possibilità del tramandare, ma è sorta quella del puro pensare, un qualcosa che è confermato, per contrasto, da quello che avete davanti ora, ovvero internet che è tutto insieme a tutto, per tutto, purchè tu pensi a tutto, tranne che all'unica cosa che è la prova tangibile che non sei un robot.

                                                               Il pensiero




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